Boys will be boys: non ne ho mai capito davvero il senso fino a quando non ho avuto Baby G e soprattutto fino a che Baby G non ha cominciato a giocare. Ha sviluppato immediatamente una passione smodata per macchinine, dinosauri e treni… Un’attrazione innata che non aveva necessariamente a che fare con quello che gli proponevamo, visto che trenini e macchinine sono arrivati più dietro sua richiesta che viceversa.
Ma chiacchierando con le amiche, mamme di femminucce ho scoperto che in realtà non aveva nulla a che fare con il vecchio stereotipo maschile vs femminile. Che anche loro, le bambine, ne subiscono il fascino alla stessa identica maniera. Queste chiacchierate si sono unite all’osservazione del quotidiano di Baby G: lui non ha un’idea della distinzione dei sessi, non si vede ancora diverso da una bambina, tantomeno pensa che ci siano cose/giochi/ruoli maschili o femminili e che questi in qualche modo siano opposti gli uni agli altri.
Maschile vs Femminile
Ci sono davvero tanti stereotipi odiosi e che secondo me sono offensivi tanto per le bambine quanto per i bambini. Perché se è vero che è intollerabile pensare che per le prime si pensi a giochi come ferro da stiro, aspirapolvere, ma anche solo semplicemente bambole e passeggini, in quanto mamma di figlio maschio credo che ce ne siano alcuni che sono insopportabili anche per il bambino.
Tu sei maschietto, non puoi giocare con la bambola/le pentole/il passeggino… Mio figlio mi auguro diventi papà un giorno se lo desidererà e il gioco di ruolo con bambole e passeggini magari lo aiuterà ad essere collaborativo e affettuoso. O potrebbe diventare uno chef, e le pentole e i giochi di cucina saranno una scuola e un ricordo bellissimi.
Non piangere, perché è da femmina. Spero che mio figlio esprima sempre le sue emozioni liberamente, che non si faccia condizionare, che non si tenga tutto dentro. Anche lui ha diritto ad arrabbiarsi, sfogarsi, piangere e gridare.
Non devi avere paura, sei un ometto, sii forte. L’uomo deve essere forte e non avere debolezze, MAI. Ma chi l’ha detto? Spero che Baby G sappia mettersi in discussione, abbia paura, ma sappia affrontare quella stessa paura e farne una forza. Che sia forte, sì, ma non perché maschio, ma perché lo aiuterà ad affrontare meglio la vita.
E io cosa posso fare?
In quanto mamma c’è un modo in cui posso aiutarlo a liberarsi da queste gabbie e preconcetti?
Posso cercare di non inculcargli io per prima questi stereotipi, non facendo distinzioni tra ciò che è maschile e ciò che è femminile. Da grande lui, come le sue amichette, potranno essere e fare tutto ciò che desiderano.
Devo mostrargli che non esistono comportamenti da maschio e comportamenti da femmina. Che anche le bambine possono essere dei supereroi.
Infine devo insegnargli il rispetto, delle scelte, dei comportamenti e della natura degli altri.
Per queste foto, io e Baby G, accompagnati da Martina, siamo stati al Dopolavoro Ferroviario a Bologna. Speravamo di gustare un pezzo di pizza da PizzArtist (che però abbiamo scoperto aprire solo per il servizio cena nella sede del dlf). Giovanni non si è certo fatto demoralizzare, grazie alla presenza di questa vecchia locomotiva, su cui si è divertito a giocare.
Baby G indossa: shorts e t-shirt Little Marc Jacobs comprati su Smallable, scarpe Grunland
Io indosso: gilet Imperial, tshirt H&M, jeans Bershka, scarpe Birkenstock

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