Ad inizio mese qui a Bologna si è tenuta la Fiera Internazionale del Libro per Ragazzi: con la Primavera sbocciano i fiori ma anche immaginazione e creatività! Scrittori, illustratori, editori, autori, traduttori, pacifici guerriglieri che arrivano da tutto il mondo, armati solo di matite e immaginazione che trovano alla fiera del libro di Bologna un luogo dove fare network e presentare i loro progetti, ma anche scoprire le novità del settore editoriale per bambini e ragazzi.
L’immaginazione al potere?
A questo proposito vi consiglio la lettura di questo articolo di Mauro Sandrini su Il Fatto Quotidiano: il succo, secondo l’autore, è che quello che manca all’Italia oggi non sono le risorse, ma l’immaginazione e il coraggio di buttarsi in avventure nuove e su sentieri inesplorati. E che per questo è necessario che noi genitori insegniamo ai nostri figli a credere nella loro creatività, alimentandola e sostenendola, per dare il via ad una rivoluzione che non si giochi nelle strade ma liberando prima di tutto le menti.
E i libri per bambini e ragazzi sono il primo strumento che abbiamo, perché con linguaggi ormai quasi sconosciuti, gentili mai gridati, democratici e non impositivi, originali e in un certo senso anticonformisti e non legati a dogmi o imposizioni, portano i nostri figli (e diciamocelo, anche noi) a scoprire punti di vista nuovi e diversi.
Sandrini dice che “sono gli artigiani illustratori, gli autori geniali e i piccoli editori che, pur tirando avanti tra mille difficoltà, hanno una missione ben precisa e uno scopo etico e morale che altri settori hanno purtroppo dimenticato. Se questo pianeta ha un futuro dipende dalla creatività dei bambini di oggi. Dobbiamo renderli ricchi, nutrirli di stimoli, magia, fantasia, perché la loro ricchezza interiore sarà la ricchezza del mondo che verrà”.
Con questo spirito sono andata a visitare la fiera quest’anno, in cerca di qualcosa di davvero nuovo, di davvero illuminante, diverso. Spinta anche dalla lettura di un altro articolo, di Giovanna Zoboli, cofondatrice della casa editrice Topipittori (una delle mie preferite). In un articolo scritto su Doppiozero fa una constatazione secondo me molto interessante: alla fiera, ogni anno, si decide davvero cosa leggeranno i bambini e i ragazzi di tutto il mondo nei 12 mesi successivi. E in quanto genitore per me è stata quasi una responsabilità scoprirlo e anticiparlo, lavorando come una sorta di parental control, scegliendo testi e albi che possano insegnare qualcosa al mio bambino, senza indottrinamento, ma mostrandogli una strada nuova, diversa da quella che anche io conoscevo.
Personalmente amo la casa editrice Orecchioacerbo, tant’è che me ne sono tornata a casa con ben tre titoli nuovi pubblicati da loro.
Diciannove coloratissimi ritratti di persone diverse, ciascuna con un pensiero nascosto sotto la finestra che si alza, tutte connesse tra loro in un Facebook letterale e di carta.
Voi lo sapete come sono le case dei serpenti? E quelle delle puzzole? Una vera e propria rassegna artistico-scientifica dell’abitare faunistico.
Più che mai attuale, indaga una nuova modalità di famiglia: piccola orsa scopre il mondo con la sua mamma(single).
E poi ho preso (più per me che per Baby G) il libro Frida Kahlo della collana Grandissimi di Edizioni EL e per il mio piccolo paleontologo Il Librone dei Dinosauri Giganti di Edizioni Usborne.
Mi piace che la sua piccola libreria cresca e che lui ami sfogliare i suoi libri, chiedermi cos’è questo e cos’è quello… imparare!

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