Quando l’estate si avvicina (leggi maggio / giugno) più o meno tutte le mamme di figli due/treenni vengono prese dall’ansia di spannolinamento.
Devo dire che io avevo un po’ di ansia da prestazione relativamente all’argomento, perché pur non essendo una di quelle madri che calcano la mano e hanno fretta di vedere i loro figli crescere, contare, scrivere e parlare in aramaico, sentivo un po’ di pressione sociale sulle mie spalle. Dove per sociale, naturalmente, intendo nonni, vicini, cugini alla quarta e parentado tutto.
Dopo un primo fallimentare tentativo di spannolinamento a giugno, dopo il quale mi sono detta che probabilmente Giovanni sarebbe andato anche alle elementari portandolo, il pannolino – al mare abbiamo riprovato l’esperimento con una serie di accorgimenti diversi.
Come togliere il pannolino?
Ho potuto contare su un fondamentale alleato: le Mutandine Pampers Easy Up, che hanno sostituito i pannolini normali la notte e che sono facilmente riuscita a spacciare per “mutandine magiche”!
Altro accorgimento: dal riduttore, di fronte al quale mio figlio gridava come se volessi farlo sedere su un baratro del quale non riusciva a vedere il fondo, siamo passati ad un vasino a forma di macchina.
E dulcis in fundo, facciamo “ciao ciao” alla cacca prima di scaricare. Lo so, può sembrare assurdo, ma come mi era capitato per le unghie di mani e piedi o i capelli, per mio figlio staccarsi da qualcosa di suo è molto doloroso.
Risultato?! In tre giorni il pannolino era andato!
Con l’addio al pannolino sono subentrate nuove necessità. Essere sempre pronta soprattutto quando sono fuori casa all’evenienza “Mamma, pipì pipì” (o variante cacca, cacca) e perseverare con la soluzione notturna del pannolino a mutandine, che non gli facesse pensare di indossare ancora il pannolino vero e proprio.
Perché dopo aver tanto lottato per continuare ad indossarlo, adesso Baby G non vuole sentirlo nemmeno nominare.
La mia soluzione? Pampers!
Ho avuto la possibilità di testare le nuove salviette Pampers Baby Fresh e ormai non esco mai di casa senza! Le avevo già usate al cambio del pannolino, ma devo dire che sono la soluzione ideale anche quando i bimbi crescono, e non puoi contare sempre su acqua corrente, asciugamani e sapone sono praticamente la soluzione ideale! In più la loro nuova formula ripristina all’istante il pH della pelle, il cui equilibrio (deve essere tra 4,5 e 6) come molte sapranno è fondamentale per una difesa naturale della pelle contro arrossamenti ed irritazioni.
Per evitare rotture e disastri annessi, poi, sono fatte di un tessuto molto resistente e sono delicatissime sulla pelle del culetto, che resta molto morbida e liscia.
A casa tengo sempre nella cesta del cambio almeno due pacchi nel formato classico da 72 salviette; e in borsa non manca mai il formato da viaggio / borsetta da 20 salviette. Anche perché spesso le uso anche nel post parchetto per pulire un po’ le mani dalla terra o dopo il gelato o la merenda fuori per togliere residui da mani e viso.
E voi? In che occasioni vi sono state d’aiuto le salviettine Pampers?

Gloria says
Capisco cosa intendi quando parli di “pressione sociale”! Tommaso è nato qualche mese dopo Baby G ma ancora non vuole saperne di togliere il pannolino, anche se qualche volta ha dimostrato di riuscire a sentire quando ha necessità di fare i suoi bisogni! Per ora non insisto, ad agosto è arrivato il fratellino quindi stiamo attraversando un periodo bello ma delicato e faticoso. Sono invece curiosa di conoscere i tuoi trucchi per tagliare capelli e unghie: per i capelli risolviamo in malo modo con la camicia di forza (lui non vuole farsi toccare i capelli e ovviamente ha una crescita super rapida!) e per le unghie devo ancora agire nell’oscurità la notte con la luce in fronte ?
Alessandra says
Ciao Gloria!! Fai bene a non insistere, a rispettare i suoi tempi…
Io l’ho provato sulla mia pelle!
Per capelli e unghie, in realtà, non ho usato nessun trucco in particolare: quando ha capito che non era doloroso, si è anche calmato! ;)