È da un po’ che sto meditando di scrivere questo post, perché se da un lato su questo blog parlo tanto di me, della mia vita e del mio bimbo, dall’altro non sono mai entrata troppo nel mio privato, nel personale. Forse qualche volta, qua e là, ho buttato qualche indizio, lanciato un messaggio un po’ troppo criptico e che ai più può essere sicuramente sfuggito… Ci ho pensato tanto e non so se questa sia la scelta giusta, la migliore, ma è quella che ho sentito di fare. Ho condiviso con voi le cose belle e ho deciso di condividere anche quelle brutte. Ho scritto l’incipit e l’ho cancellato. Ho cambiato le parole, le frasi e gli aggettivi…
Ma la sostanza è semplice.
L’ultimo anno e mezzo è stato duro. Perché la mia famiglia ha preso una strada che non avrei mai immaginato, che non avevo programmato, previsto, voluto. L’ultimo anno e mezzo è stato dolore. Un dolore così forte che a volte mi toglieva non il fiato, ma la ragione. Sono stata spaventata a morte, mi sono sentita sola e abbandonata. Mi sono aggrappata con le unghie e con i denti alla mia idea. Mi sono sentita offesa, rifiutata e ferita. Poi sono stata così arrabbiata che la parola arrabbiata non è abbastanza per dirlo. Ho alternato momenti in cui pensavo di farcela ad altri in cui il dolore mi annichiliva. Lentamente sto ancora provando a riprendere in mano le fila e i pezzi della mia vita. Provo a ripetermi tutti i giorni che è andata così e che adesso devo solo andare avanti.
E sempre, in tutto questo anno e mezzo, ho fatto del mio meglio per essere forte per il mio Baby G. Pur continuando a provare e sentire (fisicamente) tutto questo dolore. E ho imparato. L’autodisciplina e ad affrontare i problemi e le giornate una alla volta. A programmare meno e a “perdere il controllo”, lasciarmi andare agli eventi. A lavorare per quello che voglio io ed essere un po’ egoista. E ad essere grata: non penso a quello che è stato e che non sarà più, ma sono grata per quello che ho. Il mio bambino, che è la mia forza e la mia felicità. La mia famiglia, che mi è stata vicina. Le mie passioni, che sono state una valvola di sfogo. La cioccolata (ah la cioccolata)!

claudiag says
Quello che scrivi è, purtroppo, la conferma di quello che avevo immaginato. Mi dispiace molto per quello che ti è accaduto e capisco bene il dolore e la rabbia, il sentirsi offesa e rifiutata, per esserci passata anche io.
A te è successo in un momento particolare della vita, felice in sè ma delicato. Spero che tu abbia avuto e abbia vicino persone sagge e ti auguro di trovare una grande, gradissima felicità. Ti assicuro che succede.claudiag
valentina -piccola locanda bianca- says
ciao alessandra, venivo a leggere queste pagine costantemente fino a quando, due anni e mezzo fa, è arrivata la mia bimba, la felicità più grande, e allo stesso tempo è accaduto quello che racconti anche tu in questo post. oggi, dopo tanto tempo, torno a leggerti e scopro che siamo sullo stesso percorso. nonostante tutto, sento che c’è una grande luce in noi, le nuvole, per quanto nere e cariche, possono nascondere solo temporaneamento il sole, ma lui è sempre lì! ti abbraccio.
Alessandra says
Ciao Valentina! Mi dispiace molto leggere che anche tu stai attraversando la tempesta che sto attraversando io! Ma alla fine, come dici tu, il sole tornerà a splendere, ne sono sicura, anche se qualche giorno più di altri! Un abbraccio
Alessandra says
Grazie mille Claudia! Un abbraccio anche a te! <3
Ro says
La mia tempesta è stata un uragano, in piccola parte lo sai, mi sono “addormentata” a 25 anni e risvegliata a 30. Anzi, solo ora comincio ad aprire gli occhi.
Ma io ci sono, ahimè da poco ma ci sono, e se avrai bisogno di me ci sarò. Quando si ha bisogno degli affetti spesso ci sentiamo sole, scopriamo che per tanti è impossibile fermarsi, mettersi da parte e dedicarsi a chi ha bisogno di sostegno, anche solo per un po’. Ma ci sono persone che davvero sono qui per noi, alcune dobbiamo ancora incontrarle. Ale sei forte e devi essere orgogliosa di te e di quel bambino favoloso che hai cresciuto tu. E ora riprendo a dormire ;-)
Giulianadicuore says
Cara Alessandra tornerà anche per noi il sereno non dubitare.
G.
Alessandra says
Sono una ottimista di natura, per cui ci credo anche io! <3
Alessandra says
Grazie mille Ro!! Sono davvero felice di averti incontrata <3
Vanessa says
Ricordati che il cielo è sempre blu, anche dietro i nuvoloni più scuri!!!
Rosa says
Cara Alessandra,
Cosa ti ha fatto soffrire e ti sta facendo male così tanto?
Non sei sola…non lo dimenticare.
Rosa
Alessandra says
Grazie mille Vanessa!! Un abbraccio!
Alessandra says
Tengo duro! :)
Emy says
mi spiace per il tuo dolore ma non ho capito bene: non hai piu` un compagno/marito al tuo fianco?
emy
Alessandra says
no, ci siamo separati
Rossella says
Penso che tu abbia avuto coraggio a scrivere questo post.
È vero che nel blog scrivi anche di cose personali, ma un conto è condividere alcune parti della propria vita, un altro è condividere parte del dolore che si sta vivendo.
Non so se sia il tuo caso, ma la nascita di un bambino comporta anche la nascita di una mamma: in quel momento noi cambiamo, ci trasformiamo e non tutti sono capaci di capire quel cambiamento e di continuare ad amarci anche da “mamme”.
A me è capitato qualcosa di meno destabilizzante: alcune amiche non mi hanno proprio capita da mamma e così ci siamo perse per strada.
Continua ad amare il tuo bimbo come hai sempre fatto e trova la forza per superare questo dolore perché altre persone possano vedere e amare la persona che sei!!!
Alessandra says
Grazie mille Rossella per il tuo messaggio e incoraggiamento! :)
Anna says
Sono certa che hai una famiglia stupenda che ti sta accanto e che ti sostiene e questo ti deve dare la forza per andare avanti anche se so che è dura, ma sono convinta che una volta toccato il fondo non si può far altro che risalire….e questo dolore sarà presto solo un lontano ricordo. Ti auguro tanto amore!!!! Anna