Una delle cose a cui non so proprio rinunciare sono le tradizioni di Natale che negli anni io e la mia famiglia abbiamo creato. Forse perché è un periodo dell’anno magico, che porta con sé ricordi dell’infanzia e tutte le aspettative dell’anno che finisce e del nuovo che inizia. Tutto, dai regali sotto l’albero, a Babbo Natale che arriva a portare i doni ai più piccoli dopo la cena del Ventiquattro, dalle pizze fritte per la vigilia per “stare leggeri” prima del cenone, alle passeggiate in giro per il centro della città nel pomeriggio sono gesti e abitudini che mi sono care e indispensabili.
Se chiudo gli occhi mi rivedo bambina con mia sorella, mentre aiutavamo la mamma a preparare l’albero in sala. Sono tanti anni che non le uso più, ma io adoravo le lucine tutte colorate, le palline spaiate e sbecchettate e quelle di legno che chissà che fine avranno fatto tra i vari traslochi… Mi ricordo della notte che ho beccato mamma e papà in veranda mentre impacchettavano i regali che avrebbe portato Babbo Natale. Non ricordo un sentimento di delusione, ma piuttosto mi sembrava di dover tenere un segreto: non dissi loro niente, perché non volevo rovinare né a loro né a me la sorpresa dei doni che arrivavano nella sacca magica di Babbo Natale.
Ma soprattutto, uno dei ricordi più cari che ho è quello della preparazione infinita dei dolci per il Natale nei giorni precedenti la festa. Mia nonna Luisa veniva a casa qualche giorno prima e lei e mia mamma preparavano le cartellate. Nella mia famiglia se ne consumano quintali nei giorni di festa. Da bambina non le amavo particolarmente, ma mi piaceva gironzolare intorno alla nonna e alla mamma e rubare qualche pezzetto crudo di impasto. Provare a fare qualche rosellina, che poi tanto non era mai perfetta come pretendeva la mia nonna. Leccare il vin cotto dal cucchiaio di nascosto.
Adesso che c’è Giovanni ho provato ad introdurre qualche nuova tradizione, che sia un po’ solo nostra, come fare insieme i biscotti allo zenzero, indossare maglioncini buffi di Natale o pigiami coordinati (se non addirittura uguali). E una delle tradizioni che mi piace tanto è quella delle foto di Natale da mandare insieme agli auguri ad amici e parenti.
Ormai grazie alle nuove tecnologie anche se mi riduco all’ultimo secondo riesco a creare delle card bellissime online come queste di Paperless Post. Questo weekend faremo qualche foto e sicuramente ci sarà anche quella per la nostra card natalizia che non vedo l’ora di creare!
Cartellate
Ingredienti
1 kg di farina
100 gr di olio evo
300 gr di vino bianco fermo
olio per friggere
vin cotto
un cucchiaino di cannella
Procedimento
Dopo aver preparato tutte le cartellate, lasciatele riposare per 12 ore. Passato questo tempo friggetele in abbondante olio e posatele su della carta assorbente. Nel frattempo fate riscaldare il vino cotto nel quale poi passerete le cartellate, una alla volta.

claudiag says
Adoro queste tradizioni familiari (che purtroppo non ho), e credo sia molto bella l’idea di inventarne di nuove con tuo figlio. Questi dolci mi sembrano troppo al di sopra delle mie capacità, ma devono essere proprio buoni… claudiag
Alessandra says
Grazie mile Claudia! Sono davvero buonissimi e più facili di quello che può sembrare :)