Quest’anno saranno trentacinque e, va bene, lo ammetto, mi spaventano molto più dei trenta. Sono quegli anni a cui, una volta arrivata, quando sei bambina pensi che avrai già realizzato gran parte dei tuoi sogni. I miei sono quasi tutti ancora chiusi nel cassetto.
Uno, il più grande e potente, lo abbraccio e stritolo tutti i giorni. E mi sento già tanto fortunata per avere la possibilità di farlo.
Ma di carattere non sono mai stata una che ha saputo godere del momento e della felicità delle piccole cose e dei piccoli traguardi. Una volta raggiunto, pensavo solo al successivo, senza darmi nemmeno una pacca virtuale sulla spalla, dirmi un “brava ce l’hai fatta”. Mi sono diplomata col massimo dei voti e già pensavo all’università. Mi stavo laureando e nel frattempo già frequentavo il master e ho cominciato a lavorare. E mi sembrava sempre di non fare abbastanza. Di non rendere abbastanza orgogliosi di me gli altri.
Quando si diventa grandi abbastanza da cominciare a pensare che gli unici che si deve accontentare siamo noi stessi?! Non lo so… Io comincio a lavorarci adesso. Voglio cominciare a provarci adesso.
Anche se questo non significa che sarà immediato e facile. Anche se richiederà un grandissimo lavoro su me stessa. Anche se gli ultimi anni hanno lasciato più di qualche scalfittura sul cuore. Io però provo a restare una romantica, una positiva, a guardare il mondo attraverso lenti rosa e a forma di cuore. Lo devo a me e lo devo a Baby G.
Quindi quest’anno ho qualche desiderio grande grande e lo sussurro al vento. Spero che come un soffione magico atterrino e si materializzino. E certo, oltre a soffiare mi darò da fare e lavorerò sodo.
E qualche frivolezza non potrà che addolcire la strada, no?!
Sono una ragazza (sono ancora una ragazza?!?) ottobrina: mese malinconico, nostalgico, di raccoglimento e accettazione. L’autunno è la mia stagione e le mie frivolezze sono oggetti per creare un nido, materiale e immateriale, in cui accoccolarmi e coccolarmi.
Un maglione colorato e avvolgente, che mi faccia sognare mete lontane, nordiche e fredde.
Due sedie colorate, da aggiungere a quelle che già ho in sala. Mi serve colore!! Un nuovo tattoo: lo ammetto ormai sono completamente addicted all’inchiostro sulla pelle per decorare, ricordare, rendere indelebile.
Un berretto caldo per camminare veloce nel freddo e tenere al caldo i pensieri.
Ancora colore… Conoscete Casey O’Connell?! Se non l’avete mai sentita nominare dovete guardare il suo sito: ecco, un qualunque suo quadro, grazie!
Un macramé per il muro. Grande, che arredi da solo una parete.
Un vestito che mi faccia sentire un po’ principessa.
Tè caldi per i pomeriggi in casa, a lavorare al computer, con la musica di sottofondo.

Valeria says
Bellissimo post Ale! Condivido con te il pensiero sulle frivolezze, perché sono coccole che addolciscono la vita. Ti auguro di realizzare tutti i tuoi desideri e di goderti il cammino. Un abbraccio!
claudiag says
So per esperienza quanto sia faticoso voler rendere gli altri orgogliosi ed avere sempre la senzazione di non fare abbastanza, ma bisogna impegnarsi e convincersi che i primi da accontentare siamo noi stessi, e premiarci per i i risultatii raggiunti. Questo può stare insieme al cercare sempre nuovi traguardi ed avere sogni grandi. Ti auguro che i tuoi si realizzino tutti nel modo migliore. claudiag
Alessandra says
Grazie Claudia! Ci vuole un sacco di impegno temo, ma ci proverò anche io! ;)
Alessandra says
Grazie Vale!! Più frivolezze per tutti!
Un bacio
Katia says
anche io come te: sempre a pensare al prossimo obiettivo/traguardo senza mai fermarsi ad essere orgogliosa di quello fatto nel presente..
quest’anno per me saranno 33 e penso che dovrò fare come te..
fermarsi un attimo per dirsi “brava!”
un abbraccio
Alessandra says
Bravissima! ;)